Un problema tangibile, una missione concreta

Abbiamo visto con i nostri occhi come i rifiuti plastici, i tensioattivi chimici e l’incuria quotidiana stiano soffocando il mare e le sue meraviglie.

Durante ogni nostra immersione, facevamo entrambi la stessa domanda: che traccia vogliamo lasciare alle generazioni future? Come archeologi ma soprattutto come persone, non possiamo ignorare che ciò che lasciamo oggi diventerà la storia di domani. Questo ci ha spinto ad essere più presenti, ad intervenire attivamente nell’odierno, per cercare una maniera per invertire questa tendenza e per poter quindi sperare in un futuro ecologicamente sostenibile.

Chi ama il mare, chi vive la natura – velisti, campeggiatori, esploratori – spesso desidera comportarsi in modo sostenibile, ma si trova senza le giuste proposte commerciali. I prodotti tradizionali, pensati per la casa o per la cura della persona e dei nostri animali contengono sostanze a volte nocive che inquinano mari e coste, contraddicendo ogni buona intenzione. La statistica ci conferma che, per quanto possiamo ritenerci soddisfatti di aver acquistato un prodotto da plastica riciclata, che potrà essere correttamente riutilizzato, spesso, involontariamente può sfuggire al suo destino e ce lo ritroviamo disperso in spiaggia. Inoltre, l’errore più grande è, che presi dalla fretta, dalla poca attenzione e dalla vasta scelta di prodotti, non ci soffermiamo quasi mai abbastanza a leggere correttamente ogni etichetta di ciò che acquistiamo